martedì 27 gennaio 2009

E tutto questo per non dimenticare.

7.5 27 Gennaio 1945: le truppe sovietiche arrivano, dopo una lunga traversata, nella città polacca di Oświęcim, più conosciuta sotto il nome tedesco di Auschwitz, scoprendo così il campo di concentramento e la triste condizione dei superstiti liberati. Da quel giorno tutto cambiò. Al mondo fu rilevato l'orrore del genocidio nazista. Una nuova pagina della storia fu scritta, e macchiata di nero. 27 Gennaio 2009: a distanza di ben 64 anni si celebra un giorno epocale "al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati" .

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p.1)

Per non dimenticare. E non affinchè ciò non riaccadi. Sarebbe utopistico. E dire che c'è anche chi riesce a negare la scioà.

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