sabato 24 gennaio 2009

XI° Fatica di Ercole: Fisica, il compito.

Aggiornamento: voto 6.

7.4 Le protagoniste dell' XI° e penultima fatica di Ercole erano le Esperidi, figlie di Giove che dimoravano presso la regione del monte Atlante, dove custodivano i pomi magici di un melo, dono da parte della Terra per la divina Era, in occasione delle nozze con Zeus. Ad aiutare loro in questo arduo compito, era presente il serpente Ladone, messo a guardia e a protezione dei pomi. Questo non dormiva mai ed era sempre vigile e attento. Ma Eracle doveva ottenere quei pomi in uno scontro frontale affrontò l'invincibile Ladone. Dopo averlo ucciso grazie all'uso delle freccie avvelenate nel sangue dell’Idra di Lerna, il nostro eroe tornò a Micene con le mele d'oro, ma Euristeo non volle accentarle, per non scatenare l'ira di Era, alla quale restituì il furto.

Un quesito tartassa senza alcuna pausa la mia mente: "Quando termina questo primo quadrimestre?". Sembra durare più della seconda guerra punica. Nonostante la fisica non sia in alcun modo collegata con i Romani, che se ne intendevano solo di storia (che rimanga fra di noi, miei cari cinque lettori). Esatto, perchè l'ultimo compito in classe scritto è quello di fisica. In specifico, i vettori e tutto quello che ne concerne. Sono le tre di pomeriggio, il sonno avanza cum lento pede sui miei occhi, avvenimento che mi porta a prendere un'estrema decisione: prendere un cuscino, una coperta e dormire. Apro gli occhi. Mi guardo attorno straniato. "Non può essere già mattina!" mi preoccupo. Corro in cucina e l'orologio centrale segna le 5 di pomeriggio. Obbedisco al rito e mi preparo un bel tè. Nel frattempo apro il libro, e ringrazio il mio zelo che durante le vacanze natalizie mi ha costretto a riprendere il tutto. Ridefinisco le definizioni, ripulisco alcuni errori e comprendo nozioni nuove. Ma resta ancora qualche dubbio.

Squilla il telefono. E' la Giulia, che mi offre una proposta indecente. "E se per caso, stasera, noi due ci vedessimo per riprendere insieme tutto?". La aspetto a casa mia alle 8 e mezza. Nel frattempo studio le altre materie, non si mai. La provvidenza non è mai troppa. Ripartiamo dalle cose più semplici, per arrivare al prodotto vettoriale e scalare. Purtroppo, però non voleva entrarmi in testa la regola della mano destra. Che comprenderò solo il mattino seguente, poco prima del compito.

E' un test. Odio i test, perchè sono sempre pieni di trabocchetti in cui io casco. Ventitre domande, e poco meno di un'ora di tempo. Il tempo sarà anche tiranno, ma questo volta mi è favorevole. Poche domande sui vettori, molte sulle grandezze fondamenti e sul sistema internazionale. Consegno titubante.

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